mercoledì 13 aprile 2016

la bici si è rotta

la bici si è rotta, la tengo
affermazione di sé generata, timore dell’insignificanza   
l’idea che si debba costruire una storia
fottuto storytelling, narrazione
riproducibilità tecnica dell’arte
la parte di ciò che è singolare, contingente e dovuto a vincoli arbitrari
in ciò che ci è presentato come universale, necessario, obbligatorio, michelfoucault
ethopoietica
esercizio-esperienza
tecnicizzazione dell’esistenza
gli effetti delle loro azioni non li riguardano
divisione della responsabilità
andamento circolare e a zig-zag
potente meccanismo di controllo delle masse, con l’aiuto di tutti i media
preda della naturale aggressività
narrazione identitaria
abitare un territorio sottratto a ogni militanza
testimonianza individuale
ambivalente potenza del desiderio
vita tardocapitalista
umanesimo illuminista
esistenza materiale, mondo morale, sfera simbolica, ambiti non indipendenti 
orizzonte del suo accadere collettivo
ego razionale, soggettività multipla 
basso materialismo
libera saggistica priva di confini determinati
rapida obsolescenza
proposizioni verbali, proposizioni visuali, citazioni 
fratto ed ellittico, lucidità febbrile
naufrago ed esploratore spaziale

luciopicca

martedì 12 aprile 2016

Bianchi e neri

Disegno: Alessandra De Cristofaro



Il mondo oggi non è diviso tra bianchi e neri, ebrei e arabi, musulmani e cristiani, poveri e ricchi, colti e analfabeti, ma tra coloro che comprendono e coloro che invece si rifiutano di capire.
Ljudmila Ulickaja



venerdì 8 aprile 2016

senza testa

senza testa
genti meccaniche, di piccolo affare
individui non rappresentativi
regole di genere, rigide e stilizzanti
personaggi che rappresentano solo se stessi
per la doxa moderna gli individui sono differenze
disciplina disumana della statistica
centri di gravità, leggi concettuali, formule matematiche
morte delle differenze nella gelida identità dei numeri
ignorano le differenze e ricercano ciò che è comune
massa, sono parti di una serie
la riflessione diventa statistica e annulla le differenze nella più gelida delle identità, quella dei numeri
sistemi di reciproca dipendenza
dipendenza da poteri, reti, meccanismi, mitologie che gli individui non controllano
l’etere nel quale gli individui sono immersi eccede gli individui
trascendenza oggettiva
il potere delle grandi forze anonime
riportano le esperienze personali ai concetti o ai numeri
dispositivo fragile
la forma del desiderare, il contenuto dei desideri
sto in questa piccola patria non perché ne sono cittadino ma perché sono sunnita o sciita o curdo o comunista o vegetariano
semplicità, non semplificazione
si mira  a diventare dei pimpanti mai vecchi
mare di concretezza, nostra personale capacità di simbolizzazione
marginalizzazione del sapere umanistico
humanities
tutto è narrazione
mappe non vere ma funzionali a muoversi nel mondo, a lottare e sfidare il labirinto   
modelli competitivi

luciopicca

mercoledì 6 aprile 2016

Italo Calvino

Italo Calvino


«Le cose che la letteratura può ricercare e insegnare sono poche ma insostituibili: il modo di guardare il prossimo e se stessi, di porre in relazione fatti personali e fatti generali, di attribuire valore a piccole cose o a grandi, di considerare i propri limiti e vizi e gli altrui, di trovare le proporzioni della vita, e il posto dell’amore in essa, e la sua forza e il suo ritmo, e il posto della morte, il modo di pensarci o non pensarci; la letteratura può insegnare la durezza, la pietà, la tristezza, l’ironia, l’umorismo e tante altre di queste cose necessarie e difficili». 

martedì 5 aprile 2016

Viandante

Jheronimus bosch: viandante


Un viandante che con le poche cose nello zaino sa osservasre l'uomo e l'umanità intera, la natura, le cose.