giovedì 28 gennaio 2016

ectoplasma





foto: luciopicca


Qualche volta s’incontra l’ectoplasma
d’uno scampato
...
e non sembra particolarmente felice
ignora di essere fuori, nessuno glie n’ha parlato
Gli altri, nel sacco, si credono
più liberi di lui


Montale

martedì 26 gennaio 2016

luci, artificializzazioni


foto: luciopicca
luci, artificializzazioni
nel buio incerto
la fanciullezza smorta nella barba
pensando, essere altrimenti
imporre limiti al disordine, mi trascina
quieto e folle ordine
soccorrevi col gesto
scrivere i numeri in lettere
resterebbe un branco di persone che se ne va in giro a conversare e a socializzare senza concludere niente
rifiuto del lavoro
chiuóvo sbattuto ’ncasato, chiodo picchiato pigiato
schegge sonore, barlumi
nu curtiéllo passa pe ddinto, un coltello attraversa tenace
idolo maieutico capace di dischiudere
pezzi di pensiero sgangherati
è un continuo gioco a mascherarsi, a fingere di non essere
ciò che siamo
unico e irripetibile,
sempre diverso,
inafferrabile,
qui e là
lo stupore della presenza
la contrazione del tempo
motivo dell’esistenza
intellegibile
avete rovinato qualsiasi contemplazione artistica gratuita,
qualunque dono visionario immotivato
godere, concepire senza concetto
guarda come ride, il suino, tutto contento, appoggiato sul niente
luciopicca

venerdì 15 gennaio 2016

liola e amica





foto: luciopicca
ciao, liola e amica


notevole inclinazione esclamativa
accentuare, caricare, ribadire
esondazione del senso
esse est percipi
l'essere significa essere percepito
dando suono a qualcosa che è soltanto silenzio
curiosa pena, curiosa colpa, bisogna continuare
ignorare a forza è un modo di sapere
elencando protocolli
itaca, poltrona rossa
reclutandolo come nostro prossimo, colui che ci è vicino e sa di noi
i potenti sanno da sempre di essere minacciati dalla conversazione
spazio interamente liquido costellato di increspature
microflutti, minuscoli vortici, risucchi, gorgoglii, piccole creste chiare
much ado about nothing, non far mai accadere nulla
si negoziano i termini di una solitudine
il linguaggio si rivela il mezzo di certificazione delle loro inesauribili solitudini
non potendo venire estinta, la solitudine possa almeno essere occultata
tutto quello che si era considerato indispensabile non era che brusio
piacere e dolore sono come un chiodo che inchioda l’anima al corpo,
la fissano al corpo e la rendono simile ad esso
sanno un gioco tremendo,
pensare all’infinito
ho bisogno di dimenticare il futuro di immaginare il passato, bisogno di fiato caldo sul collo
trovare un metro alla menzogna
bisogno di silenzio di assenzio e mugugno
con tenerezza assapora il gusto amaro dello sparo
rombo del dolore con i muscoli strappati
luciopicca

Zek





Zek
-Chi è il primo nemico dello Zek?
-L'altro Zek

mercoledì 13 gennaio 2016

Cinque del mattino



Georg Grosz, Alle 5 del mattino! (1920-21)


Il disegno è tagliato a metà da una linea netta,
che indica sia la contemporaneità delle azioni sia la separazione delle classi:
mentre nella parte superiore gli operai si dirigono al lavoro nelle grandi fabbriche,
i ricchi concludono la loro notte di bagordi, bevendo champagne.

martedì 12 gennaio 2016

senza testa, senza mani





foto: luciopicca
senza testa, senza mani, senza piedi
bello il rasaletto
mamma le ciliegie sono mature
assuefazione, l’uomo si abitua, si abitua a tutto
erano finestre immense aperte sul mondo
phersu
individuo, ciò che sono e non conosco, in relazione con la persona, la rappresentazione del mio essere
la persona diventa la nostra individualità
la società moderna non fornisce strumenti per l’individuo, dona schemi, strutture, gabbie per la rappresentazione, per la persona, per il personaggio, bisogna essere questo, oppure quello, essere professore, impiegato, dirigente, colto, ignorante, occidentale, orientale, comunitario, extracomunitario, di destra, di sinistra, del nord oppure del sud, inserito in un contesto, e ancora  mangiare la minestrina, comprarsi la casina, seguire le regoline, mettersi il maglioncino, seguire tutto un sistema già organizzato, già precotto, un fast-system bello e pronto
nocentosedici, non è un refuso
esseri umani che hanno ormai perduto la zavorra dei loro tre chili di cervello senza i quali il nostro sarebbe stato un pianeta del tutto innocente
l’ironia non è un accessorio della coscienza ma una vera e propria percezione del mondo
la scienza, come premio a se stessa, trasforma il pianeta in un inverno permanente
prometeo, furto del fuoco
inganno delle parole
solo perché alcuni di noi sanno leggere e scrivere e far di conto, questo non vuol dire che meritiamo di conquistare l’universo
di simmetria si muore
l’arte è un accidente
brutalità dei fatti
l’arte ti riporta sempre alla vulnerabilità dell’esistenza umana
lasciami essere la persona che sono
non so più se c’è da fidarsi di qualcuno, né dei grandi artisti, né degli amici, né di noi stessi
luciopicca

venerdì 8 gennaio 2016

Topo

“– Ahimè,– disse il topo, – il mondo si rimpicciolisce ogni giorno di più.
All’inizio era così grande da farmi paura, mi sono messo a correre e correre,
e che gioia ho provato quando finalmente ho visto in lontananza le pareti a destra e a sinistra!
Ma queste lunghe pareti si restringono così alla svelta che ho raggiunto l’ultima stanza,
e lì nell’angolo c’è la trappola cui sono destinato.
– Non devi far altro che cambiare direzione, – disse il gatto, e se lo mangiò”.
(F. Kafka, Piccola favola)



due luci, due volti






foto: luciopicca
due luci, due volti
tattica degli extrema
ragione, efficacia, violenza
catena scala, albero
linearità della catena
mappa, rete, tessuto, tavola
costellazioni
tutto si tiene
coincidenza del reale con il razionale
legge del mondo, ordine narrativo
corso, sia protetto dal caos
molteplicità, groviglio, rete
grifo maialesco
mobile duna, palude deglutrice
deformazione conoscitiva
parer sostanza
alloiosis, alterazione
grovigli, nuclei, gomitoli di rapporti
senso della sola possibilità, idea mediocre
fenomenologia del molteplice
guazzabuglio del diverso
garbugli
kìnesis, mutamento movimento
frenetica differenziazione
riportare il presente dove dovrebbe stare
gentrification
città giardino di google
nascondersi, computer, applicare algoritmi
brainwashing
pulsare delle molteplicità
luciopicca

stato del benessere

vettore, linee convergenti


foto: luciopicca




stato del benessere
eterogeneità metafisica
mondo della molteplicità e dell’individuazione
strazio
insufficienza
armonia contrastante come dell’arco e della lira
linea incurvata
parola oracolare
caso, necessità
manifestazioni sensibili che sono l’ombra del nascosto
tessuto illusorio di contrari
giorno notte, inverno estate, guerra pace, sazietà fame
luciopicca

mercoledì 6 gennaio 2016

forma


forma, scherno, passato, miti, tradizioni

scadimento, frammentazione, insufficienza

tutto, profumi, suoni, colori

pensiero che aggancia il pensiero e tira

avendoli inchiodati nudi ai pali di colore

separatezza, autonomia, incomunicabilità

luciopicca


vicolo



giobbe



giobbe