giovedì 7 luglio 2016

vagare

vagare
non luoghi, spazi di transito
standardizzazione della lettura
momento, diffusione
fare prendere coscienza ai dominati
accumulo di impegni
l’arrembaggio quotidiano non ammette troppi approfondimenti
senza lente sedimentazioni.
poco spessore
l’indefinizione dei fenomeni diventa la cifra del reale sociale in cui vivo
un limes oltre il quale non vale più avventurarsi
praticare la mimesis
individuo parziale
l’adultità rude delle società
diventiamo soglia
volontà di superficie, concetti ridotti, conoscenze accennate, muoversi solo con abilità di base
flatland

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