venerdì 11 agosto 2017
giovedì 10 agosto 2017
mercoledì 9 agosto 2017
popolo di servitori
da “A me ” in “La religione del mio tempo”
Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini
[…]
Così la mia nazione è ritornata al punto
di partenza, nel ricorso dell'empietà.
E, chi non crede in nulla, ne ha coscienza,
e la governa. Non ha certo rimorso,
chi non crede in nulla, ed è cattolico,
a saper d'essere spietatamente in torto.
chi non crede in nulla, ed è cattolico,
a saper d'essere spietatamente in torto.
Usando nei ricatti e i disonori
quotidiani sicari provinciali,
volgari fin nel più profondo del cuore,
quotidiani sicari provinciali,
volgari fin nel più profondo del cuore,
vuole uccidere ogni forma di religione,
nell'irreligioso pretesto di difenderla:
vuole, in nome d'un Dio morto, essere padrone.
nell'irreligioso pretesto di difenderla:
vuole, in nome d'un Dio morto, essere padrone.
Qui, tra le case, le piazze, le strade piene
di bassezza, della città in cui domina
ormai questo nuovo spirito che offende
di bassezza, della città in cui domina
ormai questo nuovo spirito che offende
l'anima ad ogni istante, - con i duomi,
le chiese, i monumenti muti nel disuso
angoscioso che è l'uso d'uomini
le chiese, i monumenti muti nel disuso
angoscioso che è l'uso d'uomini
che non credono - io mi ricuso
ormai a vivere. Non c'è più niente
oltre la natura - in cui del resto è diffuso
ormai a vivere. Non c'è più niente
oltre la natura - in cui del resto è diffuso
solo il fascino della morte - niente
di questo mondo umano che io ami.
Tutto mi dà dolore: questa gente
di questo mondo umano che io ami.
Tutto mi dà dolore: questa gente
che segue supina ogni richiamo
da cui i suoi padroni la vogliono chiamata,
adottando, sbadata, le più infami
da cui i suoi padroni la vogliono chiamata,
adottando, sbadata, le più infami
abitudini di vittima predestinata;
il grigio dei suoi vestiti per le grigie strade;
i suoi grigi gesti in cui sembra stampata
il grigio dei suoi vestiti per le grigie strade;
i suoi grigi gesti in cui sembra stampata
l'omertà del male che l'invade;
il suo brulicare intorno a un benessere
illusorio, come un gregge intorno a poche biade;
il suo brulicare intorno a un benessere
illusorio, come un gregge intorno a poche biade;
[…]
nei loro lineamenti quasi umani
di grigio mattone o smunto cotto:
tutto distrugge la volgare fiumana
dei pii possessori di lotti:
questi cuori di cani, questi occhi profanatori,
questi turpi alunni di un Gesù corrotto
questi cuori di cani, questi occhi profanatori,
questi turpi alunni di un Gesù corrotto
nei salotti vaticani, negli oratori,
nelle anticamere dei ministri, nei pulpiti:
forti di un popolo di servitori.
nelle anticamere dei ministri, nei pulpiti:
forti di un popolo di servitori.
pii possessori
chi non crede in nulla
né ha coscienza
non ha rimorso
volgari
uccidere ogni forma di religione
essere padrone
monumenti muti
nel disuso
l’uso di uomini
che non credono
il suo brulicare
intorno a un benessere
illusorio
poche biade
tutto distrugge
la volgare fiumana
pii possessori
cuori di cani
occhi profanatori
turpi alunni
popolo
di servitori
né ha coscienza
non ha rimorso
volgari
uccidere ogni forma di religione
essere padrone
monumenti muti
nel disuso
l’uso di uomini
che non credono
il suo brulicare
intorno a un benessere
illusorio
poche biade
tutto distrugge
la volgare fiumana
pii possessori
cuori di cani
occhi profanatori
turpi alunni
popolo
di servitori
a me
la religione del mio tempo
pasolini
frammenti
luciopicca
la religione del mio tempo
pasolini
frammenti
luciopicca
martedì 8 agosto 2017
ciecamente
A riot of colour in this mural by @manyoly
Le strade, la motorizzazione ecc. hanno oramai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d'informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l'intero paese che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un'opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè - come dicevo - i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un "uomo che consuma", ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neo-laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.
Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini
l'analfabetismo e la rozzezza
Gli italiani hanno accettato con entusiasmo questo nuovo modello che la televisione impone loro secondo le norme della Produzione creatrice di benessere (o, meglio, di salvezza dalla miseria). Lo hanno accettato: ma sono davvero in grado di realizzarlo? No. O lo realizzano materialmente solo in parte, diventandone la caricatura, o non riescono a realizzarlo che in misura così minima da diventarne vittime. Frustrazione o addirittura ansia nevrotica sono ormai stati d'animo collettivi. Per esempio, i sottoproletari, fino a pochi anni fa, rispettavano la cultura e non si vergognavano della propria ignoranza. Anzi, erano fieri del proprio modello popolare di analfabeti in possesso però del mistero della realtà. Guardavano con un certo disprezzo spavaldo i "figli di papà", i piccoli borghesi, da cui si dissociavano, anche quando erano costretti a servirli. Adesso, al contrario, essi cominciano a vergognarsi della propria ignoranza: hanno abiurato dal proprio modello culturale (i giovanissimi non lo ricordano neanche più, l'hanno completamente perduto), e il nuovo modello che cercano di imitare non prevede l'analfabetismo e la rozzezza.
Pier Paolo Pasolini
sabato 5 agosto 2017
venerdì 4 agosto 2017
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martedì 1 agosto 2017
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