david alfaro siqueiros
venerdì 29 giugno 2018
martedì 26 giugno 2018
Un altro lunedì
David di Michelangelo, Galleria dell'Accademia, Firenze
Un altro lunedì
«Dico chi finirà all’Inferno:
I giornalisti americani,
I professori di matematica,
I senatori e i sagrestani.
I ragionieri e i farmacisti
(Se non tutti, in maggioranza);
I gatti e i finanzieri,
I direttori di società,
Chi si alza presto alla mattina
Senza averne necessità.
Invece vanno in Paradiso
I pescatori ed i soldati,
I bambini, naturalmente,
I cavalli e gli innamorati.
Le cuoche e i ferrovieri,
I russi e gli inventori;
Gli assaggiatori di vino;
I saltimbanchi e i lustrascarpe,
Quelli del primo tram del mattino
Che sbadigliano nelle sciarpe».
Cosi Minosse orribilmente ringhia
Dai megafoni di Porta Nuova
Nell’angoscia dei lunedì mattina
Che intendere non può chi non la prova.
Avigliana, 28 gennaio 1946.
da “Ad ora incerta”
Primo Levi
«Dico chi finirà all’Inferno:
I giornalisti americani,
I professori di matematica,
I senatori e i sagrestani.
I ragionieri e i farmacisti
(Se non tutti, in maggioranza);
I gatti e i finanzieri,
I direttori di società,
Chi si alza presto alla mattina
Senza averne necessità.
Invece vanno in Paradiso
I pescatori ed i soldati,
I bambini, naturalmente,
I cavalli e gli innamorati.
Le cuoche e i ferrovieri,
I russi e gli inventori;
Gli assaggiatori di vino;
I saltimbanchi e i lustrascarpe,
Quelli del primo tram del mattino
Che sbadigliano nelle sciarpe».
Cosi Minosse orribilmente ringhia
Dai megafoni di Porta Nuova
Nell’angoscia dei lunedì mattina
Che intendere non può chi non la prova.
Avigliana, 28 gennaio 1946.
da “Ad ora incerta”
Primo Levi
sabato 23 giugno 2018
venerdì 22 giugno 2018
...impagliati
153 - luciopicca
Siamo gli uomini vuoti
Siamo gli uomini impagliati
Che appoggiano l’un l’altro
La testa piena di paglia. Ahimè!
Le nostre voci secche, quando noi
Insieme mormoriamo
Sono quiete e senza senso
Come vento nell’erba rinsecchita
O come zampe di topo sopra vetri infranti
Nella nostra arida cantina
Figura senza forma, ombra senza colore,
Forza paralizzata, gesto privo di moto;
Coloro che han traghettato
Con occhi diritti, all’altro regno della morte
Ci ricordano – se pure lo fanno – non come anime
Perdute e violente, ma solo
Come gli uomini vuoti
Gli uomini impagliati..
Thomas Stearns Eliot (1888 - 1965)
giovedì 21 giugno 2018
mercoledì 20 giugno 2018
lunedì 18 giugno 2018
urla
alberto giacometti
Francis Bacon, Study for Portrait VII, 1953
“attorno alla sedia gestatoria
pende la carcassa umana,
ventre divaricato,
vano.
Urla:
trapassa dall’immemore del tempo
all’ardente, irrisolvibile presente;”
Giovanni Testori
Gabbie,perimetri,
costrizioni, prigioni
da cui è impossibile fuggire.
pende la carcassa umana,
ventre divaricato,
vano.
Urla:
trapassa dall’immemore del tempo
all’ardente, irrisolvibile presente;”
Giovanni Testori
Gabbie,perimetri,
costrizioni, prigioni
da cui è impossibile fuggire.
domenica 17 giugno 2018
sabato 16 giugno 2018
mercoledì 13 giugno 2018
niente da perdere
Edson Chagas
Chi non ha mai
frequentato i poeti ignora che cosa sia la irresponsabilità. Ogni volta che si
sta con loro, si prova la sensazione che tutto sia lecito. Poiché non hanno da
render conto a nessuno (se non a se stessi), non vanno – né vogliono andare –
da nessuna parte. Capirli è una grande maledizione, perché ci insegnano a non
aver più niente da perdere.
Emil Cioran
lunedì 11 giugno 2018
Grasshopper
Laurence Stephen Lowry
Cavalletta
Buffo quando la mente pensa alla psiche,
come se una cavalletta potesse riflettere su un elicottero.
Non è una buona idea addormentarsi
mentre si pilota un elicottero:
quando ti svegli, l’elicottero è sparito
e tu pure, lasciato nelle retrovie di un sogno,
e non c’è modo di recuperare il terreno perduto,
perché recuperare il terreno perduto non è contemplato
nel grande schema delle cose. Tu sei
quello che sei, adesso,
e la mente è tanto impaurita che chiude gli occhi
e poi si dimentica di avere occhi
e la cavalletta, quella che pensa
che tu sei un elicottero, ti salta sulla schiena!
È una cavallettina coraggiosa
e non dorme mai
perché la poesia che scrive è l’atto
dell’essere sempre svegli, meglio di qualsiasi cosa
voi possiate mai scrivere o fare.
Poi con un salto se ne va.
[da How Long, 2011]
Grasshopper
It’s funny when the mind thinks about the psyche,
as if a grasshopper could ponder a helicopter.
It’s a bad idea to fall asleep
while flying a helicopter:
when you wake up, the helicopter is gone
and you are too, left behind in a dream,
and there is no way to catch up,
for catching up doesn’t figure
in the scheme of things. You are
who you are, right now,
and the mind is so scared it closes its eyes
and then forgets it has eyes
and the grasshopper, the one that thinks
you’re a helicopter, leaps onto your back!
He is a brave little grasshopper
and he never sleeps
for the poem he writes is the act
of always being awake, better than anything
you could ever write or do.
Then he springs away.
Ron Padgett
sabato 9 giugno 2018
giovedì 7 giugno 2018
nessuno soccorre...
Joel Meyerowitz, Paris, France, 1967, courtesy Polka Gallery
In Paris, France (1967) un uomo giace riverso in strada. È vicino alle scale che discendono verso il Metrò. Un gruppo di persone guarda, a poca distanza, ma nessuno lo soccorre. Un muratore, con un martello in mano, pare che gli stia passando accanto, senza fermarsi. L’ha colpito lui o è solo un indifferente che ha premura e non si ferma? L’uomo a terra sull’asfalto ha perso conoscenza o è morto? Intanto il traffico parigino ingolfa la strada e un garzone spinge un carrello con un carico di alcuni cartoni di merce. I curiosi guardano. Nessuno soccorre.
http://www.doppiozero.com/materiali/joel-meyerowitz-lelemento-misterioso-dellimmagine
mercoledì 6 giugno 2018
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