martedì 12 gennaio 2016

senza testa, senza mani





foto: luciopicca
senza testa, senza mani, senza piedi
bello il rasaletto
mamma le ciliegie sono mature
assuefazione, l’uomo si abitua, si abitua a tutto
erano finestre immense aperte sul mondo
phersu
individuo, ciò che sono e non conosco, in relazione con la persona, la rappresentazione del mio essere
la persona diventa la nostra individualità
la società moderna non fornisce strumenti per l’individuo, dona schemi, strutture, gabbie per la rappresentazione, per la persona, per il personaggio, bisogna essere questo, oppure quello, essere professore, impiegato, dirigente, colto, ignorante, occidentale, orientale, comunitario, extracomunitario, di destra, di sinistra, del nord oppure del sud, inserito in un contesto, e ancora  mangiare la minestrina, comprarsi la casina, seguire le regoline, mettersi il maglioncino, seguire tutto un sistema già organizzato, già precotto, un fast-system bello e pronto
nocentosedici, non è un refuso
esseri umani che hanno ormai perduto la zavorra dei loro tre chili di cervello senza i quali il nostro sarebbe stato un pianeta del tutto innocente
l’ironia non è un accessorio della coscienza ma una vera e propria percezione del mondo
la scienza, come premio a se stessa, trasforma il pianeta in un inverno permanente
prometeo, furto del fuoco
inganno delle parole
solo perché alcuni di noi sanno leggere e scrivere e far di conto, questo non vuol dire che meritiamo di conquistare l’universo
di simmetria si muore
l’arte è un accidente
brutalità dei fatti
l’arte ti riporta sempre alla vulnerabilità dell’esistenza umana
lasciami essere la persona che sono
non so più se c’è da fidarsi di qualcuno, né dei grandi artisti, né degli amici, né di noi stessi
luciopicca

Nessun commento:

Posta un commento