mercoledì 25 maggio 2016

zinne

zinne
le sacre aziende, che siccome la ricchezza la generano loro, hanno sempre ragione, e se non vogliamo diventare poveri, bisogna fare tutti come dicono le aziende
la socialità tradizionale implode, smette di vivere
… saranno tornate ad aggrapparsi disperatamente al loro monticello bruno
la carne è un oggetto consumato che decade
verità accessibile, l’ombra
as a part of this history
gestualità multi-touch
galera panottica, panopticon
orrore di un vetro levigator, sergejejzenštejn
glass box
le figure sono sole, ma non hanno alcuna privacy
l’immagine dell’uomo esposto, vetrinizzato
tutto distorto con cura, nelorisi
è la carne esibita, un campionario di forme corrose, con l’uomo in gabbia, fragile, mutevole
trasforma il visibile in spettacolo
beautiful things don't ask for attention
relazioni, desiderio, consumo di libertà, l’emergere del soggetto consumatore
omologati dalla comune paura della povertà
edonè
ruolo tecnocratico-dominante
società corporata
centurioni che viaggiano in jet
inabitabile
dancalia, homo sapiens
il senso della vista, acuto
ideologie esclusiviste
il presente che modella il suo passato
linguaggio ferocemente impersonale del neoliberismo
si chiama come il luogo in cui abita
linguaggio del caos
luciopicca



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