giovedì 3 maggio 2018

...ai bordi delle banchine

by Inna Olshansky

Prima di tornare a casa, decise di guidare un po’ per le strade di Marghera. Scelse di fare tutta via della Pila, reimmettersi in via delle Macchine e svoltare poi in via dell’Elettricità, come in un girotondo […]. La sera calava sui camionisti parcheggiati ai bordi delle banchine, pronti per mettersi a cenare su un tavolino ripiegabile in alluminio all’ombra dei loro tir, e sugli operai bengalesi che, dopo aver finito il turno alla Fincantieri a metà pomeriggio, uscivano di casa per bersi una birra all’Autoespresso, e su tutte le altre vite ai margini che lì si radunavano, come per istinto. Solo nei luoghi desolati certe vite possono trovare la loro armonia: i bar decadenti, le panchine lungo la circonvallazione, le piazze di periferia con le fontane disseccate e il cemento dei palazzi a cintura, le strade sporche dietro la stazione. Marghera.

Le vite potenziali di Francesco Targhetta



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