giovedì 6 settembre 2018

ratio sostitutiva


The Chinchillas, Francisco Goya



Il film [...] mostra un mondo in cui il collegamento [Verknüpfung] degli uomini con il divino resta incompiuto. Questi uomini della metropoli non hanno più alcuna affinità con ciò che è superiore [das Obere], sono soltanto un’esteriorità, come lo è la strada stessa, dove succedono molte cose, senza che nessuna abbia davvero luogo. Il meccanismo [Getriebe] delle figure assomiglia al turbinio degli atomi, non si incontrano mai, ma si urtano gli uni con gli altri, si spingono a vicenda e si separano. Invece di vivere connessi alle cose [Dingen], sprofondano, abbandonandosi al movimento mortifero degli oggetti [Gegenständen]: alle auto, alle file di facciate, alle insegne luminose, che, incuranti dell’ora, a ogni ora si illuminano e si oscurano. [...] L’ amore è accoppiamento, la morte un caso, e il tragico non si manifesta. Un coesistere fianco a fianco (Nebeneinander) muto e senz’anima di automezzi manovrati e pulsioni senza controllo, un brulichio sull’asfalto e nei locali notturni, che si consuma in manifestazioni di cruda vitalità, a meno che non assuma come principio le finalità predisposte da una ratio sostitutiva.

Siegfried Kracauer



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