giovedì 29 novembre 2018

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luciopicca


« Essi hanno la scienza, ma la scienza si occupa solo di ciò che è percepibile dai sensi. Il mondo spirituale, la metà superiore dell’esistenza umana viene del tutto respinta, ricacciata con una certa aria di trionfo, persino con odio. […] Il mondo ha proclamato la libertà, soprattutto negli ultimi tempi, ma che cosa vediamo nella loro libertà? Solo schiavitù e autodistruzione! Giacché il mondo dice: “Se hai un’esigenza soddisfala, tu hai gli stessi diritti della gente più nobile e ricca. Non temere di soddisfare le tue esigenze, anzi moltiplicale pure”: ecco l’insegnamento che oggi dà il mondo. In questo essi vedono la libertà. Ma che cosa ingenera questo diritto di moltiplicare le esigenze? Per i ricchi, l’isolamento e il suicidio spirituale, per i poveri invece l’invidia e l’omicidio, giacché coloro che hanno dato loro i diritti non hanno ancora mostrato i mezzi per soddisfare le loro esigenze. Essi sostengono che il mondo si stia unendo sempre di più, che si stia organizzando in una comunità fraterna, dal momento che accorcia le distanze e trasmette i pensieri nell’aria. Ahimè, non credete a questa unione fra gli uomini! Concependo la libertà come moltiplicazione e rapido soddisfacimento dei desideri, gli uomini distorcono la propria natura giacché generano in se stessi molti desideri e abitudini insensati e sciocchi, molte sventatissime fantasie. Vivono solo per invidiarsi l’un l’altro, per lussuria e ostentazione. Fare pranzi, viaggi, possedere carrozze, gradi e servi che li accudiscano – si considerano tutte necessità per le quali vale la pena di sacrificare persino la vita, l’onore, l’amore per il prossimo; e gli uomini sono pronti ad ammazzarsi se non riescono a soddisfare queste necessità. […] Sono riusciti ad accumulare una maggiore quantità di beni materiali, ma la gioia è diminuita. »

 Fëdor Michajlovič Dostoevskij  - I fratelli Karamazov

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