Elis, quando il
merlo chiama nel bosco nero,
Questo è il tuo tramonto.
Le tue labbra bevono la frescura dell’azzurra sorgente.
Questo è il tuo tramonto.
Le tue labbra bevono la frescura dell’azzurra sorgente.
Lascia se la
fronte ti sanguina lieve
Leggende piú antiche
E l’oscuro significato dei voli.
Leggende piú antiche
E l’oscuro significato dei voli.
Ma entri con
molli passi nella notte
Che pende folta di grappoli purpurei
E piú bello muovi le braccia nell’azzurro.
Che pende folta di grappoli purpurei
E piú bello muovi le braccia nell’azzurro.
Un roveto
risuona
Dove sono i tuoi occhi lunari.
Oh, da quanto, Elis, da quanto tu sei morto.
Dove sono i tuoi occhi lunari.
Oh, da quanto, Elis, da quanto tu sei morto.
Il tuo corpo è
un giacinto
In cui un monaco immerge le ceree dita.
Una caverna nera è il nostro silenzio,
In cui un monaco immerge le ceree dita.
Una caverna nera è il nostro silenzio,
Ne esce talora
mite un animale
E lento cala le palpebre pesanti.
Sulle tue tempie goccia rugiada nera,
E lento cala le palpebre pesanti.
Sulle tue tempie goccia rugiada nera,
L’ultimo oro di
consunte stelle.
Georg Trakl
Al fanciullo Elis – Georg Trakl
Dipinto di
Thure Sundell
Elis, quando il
merlo chiama nel bosco nero,
Questo è il tuo tramonto.
Le tue labbra bevono la frescura dell’azzurra sorgente.
Questo è il tuo tramonto.
Le tue labbra bevono la frescura dell’azzurra sorgente.
Lascia se la
fronte ti sanguina lieve
Leggende piú antiche
E l’oscuro significato dei voli.
Leggende piú antiche
E l’oscuro significato dei voli.
Ma entri con
molli passi nella notte
Che pende folta di grappoli purpurei
E piú bello muovi le braccia nell’azzurro.
Che pende folta di grappoli purpurei
E piú bello muovi le braccia nell’azzurro.
Un roveto
risuona
Dove sono i tuoi occhi lunari.
Oh, da quanto, Elis, da quanto tu sei morto.
Dove sono i tuoi occhi lunari.
Oh, da quanto, Elis, da quanto tu sei morto.
Il tuo corpo è
un giacinto
In cui un monaco immerge le ceree dita.
Una caverna nera è il nostro silenzio,
In cui un monaco immerge le ceree dita.
Una caverna nera è il nostro silenzio,
Ne esce talora
mite un animale
E lento cala le palpebre pesanti.
Sulle tue tempie goccia rugiada nera,
E lento cala le palpebre pesanti.
Sulle tue tempie goccia rugiada nera,
L’ultimo oro di
consunte stelle.
Georg Trakl
(Traduzione di
Ida Porena)
da “Georg
Trakl, Poesie”, Einaudi, Torino, 1979
***
An den Knaben Elis
Elis, wenn die Amsel im schwarzen
Wald ruft,
Dieses ist dein Untergang.
Deine Lippen trinken die Kühle des blauen Felsenquells.
Dieses ist dein Untergang.
Deine Lippen trinken die Kühle des blauen Felsenquells.
Laß, wenn deine Stirne leise blutet
Uralte Legenden
Und dunkle Deutung des Vogelflugs.
Uralte Legenden
Und dunkle Deutung des Vogelflugs.
Du aber gehst mit weichen Schritten
in die Nacht,
Die voll purpurner Trauben hängt,
Und du regst die Arme schöner im Blau.
Die voll purpurner Trauben hängt,
Und du regst die Arme schöner im Blau.
Ein Domenbusch tönt,
Wo deine mondenen Augen sind.
O, wie lange bist, Elis, du verstorben.
Wo deine mondenen Augen sind.
O, wie lange bist, Elis, du verstorben.
Dein Leib ist eine Hyazinthe,
In die ein Mönch die wächsernen Finger taucht.
Eine schwarze Höhle ist unser Schweigen,
In die ein Mönch die wächsernen Finger taucht.
Eine schwarze Höhle ist unser Schweigen,
Daraus bisweilen ein sanftes Tier
tritt
Und langsam die schweren Lider senkt.
Auf deine Schläfen tropft schwarzer Tau,
Und langsam die schweren Lider senkt.
Auf deine Schläfen tropft schwarzer Tau,
Das letzte Gold verfallener Sterne.
Georg Trakl
da “Gedichte”, Leipzig: Kurt Wolff
Verlag, 1913
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