José Saramago: «il nuovo arianesimo» elimina i poveri in silenzio Per lo
scrittore «un mondo per ricchi» compie un genocidio. Lo scrisse nel diario del
1998, anno del Nobel.
C’è un «nuovo arianesimo» e discrimina ed
elimina lentamente milioni di persone perché povere. Chi non serve subito e tanto, va cancellato. Non è neonazismo. È quanto ravvisava lo scrittore José Saramago nel 1998.
«… il neoliberismo trionfante vuole risolvere
in modo radicale: fare scomparire a poco a poco (un genocidio su scala
planetaria farebbe troppo scandalo), sottraendo o negando loro condizioni
minime di vita, le centinaia di milioni di esseri umani che sono d’avanzo,
siano essi indios dell’America o indios dell’India, o neri dell’Africa, o
gialli dell’Asia, o sottosviluppati di ogni dove». Un genocidio praticato nel
silenzio. Perché si va preparando (e lo scriveva nel 1998) «un mondo per ricchi
(la ricchezza come una nuova forma di
arianesimo), un mondo che non potendo, ovviamente, fare a meno
dell’esistenza dei poveri, ammetterà di conservare solo quelli che saranno
strettamente necessari al sistema».
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