giovedì 4 maggio 2017

L’unico colore

A girl from Avignon via Pablo Picasso


Scoppia un nuovo problema nel mondo

Si chiama colore.

Si chiama colore la nuova estensione del mondo

Dobbiamo annettere l’idea di migliaia di figli neri o marroni
Infanti con l’occhio nero e la nuca ricciuta.
Altre voci, altri sguardi, altre danze.
Tutto dovrà diventare familiare, ingrandire la terra.
Dobbiamo accettare distese infinite di vite reali
che vogliono, con innocente ferocia,
entrare nella nostra realtà.
Sono i giorni della gioia, i giorni della vittoria.

Gente di colore.
La Tunisia vive la liberazione
Si preparano anni di miseria, di lavoro, di errore
Gente di colore.
È nella speranza che l’uomo non ha colore.
Gioia dopo gioia
Vittoria dopo vittoria.
Gente di colore.
Il Tanganika è libero.
Una povera libertà di cui l’Europa può sorridere.
Gente di colore.
Un’altra nazione dell’Africa è indipendente.
Una libertà elementare,
con tutta la strada ancora da percorrere.
L’unico colore è il colore dell’uomo
Nella gioia di affrontare la propria oscurità
Gente di colore.
E nella vittoria che l’unico colore è il colore dell’uomo.
La vittoria costerà sudore.
I nemici sono fra gli stessi fratelli
La vittoria costerà terrore,
i fratelli attaccati al terrore antico.
La vittoria costerà ingiustizia,
i fratelli nella loro ferocia, innocenti.

Pier Paolo Pasolini

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