mercoledì 24 maggio 2017

sole


sole
competenze, tutti proiettati sulle competenze
fare costruire
anche le distrazioni sono ragionate, pensate, razionalizzate
molto io, raro noi, assenza del tu
volo pindarico
le persone cercano il posto sul treno, numero ventinove, oppure diciotto
borse e valigie sulla cappelliera
ho il numero, la mia poltrona, l’orario di partenza, l’orario di arrivo
la voce, sintetica, avvisa delle prossime stazioni, informa sul fumo, non si fuma
train manager a disposizione del cliente
il treno è in viaggio, siamo saturi di informazioni
non è un viaggio, è uno spostamento
cielo azzurro e sole
finestrino fisso e aria condizionata
cento anni fa
tra cento anni
e l’io, e il noi, e il tu
come erano, come saranno
il treno va, pendola
la ragazza dai grandi occhiali rotondi guarda il pc portatile
risponde, ti mando un messaggio quando arrivo
sappiamo, siamo competenti, razionali, organizzati
il controllore chiede il codice
ognuno guarda il proprio smartphone
dominio del reale, del presente
presentismo
campagna e gallerie, fuori dal finestrino
duecento quartanta chilometri orari, anzi duecentocinquanta
() è incredibile come gli uomini costretti da forze esterne a vivere in modi eccezionali e artificiali, sviluppino con particolare alacrità tutti i lati negativi del loro carattere, specialmente gli intellettuali, o, per meglio dire, quella categoria di intellettuali che in italiano volgare si chiamano mezze calzette, a.gramsci
intramezzo la lettura di antonio gramsci
vigneti e corsi d’acqua
un piccolo gruppo di case
un boschetto
delle colline
la signora con i doppi occhiali si sistema il foulard e legge un libro
l’uomo con l’auricolare bianca consulta lo smartphone
la donna scura mangia il panino
le orecchie mi si chiudono, sotto la galleria
f. digita velocemente sul cellulare
duecento sessanta chilometri l’ora
piccolissima nube bianca
() i più calmi, sereni e misurati sono i contadini, poi vengono gli operai, poi gli artigiani, quindi gli intellettuali, tra i quali passano raffiche improvvise di follia assurda e infantile, a.gramsci
la donna dai doppi occhiali mangia biscotti
la vicina ha le lentiggini e mangia il tramezzino al tonno e pomodoro
la donna scura cerca nella borsa
la copertina dell’ereader è lisa
mangio un panino al prosciutto
ventotto gradi
pane integrale
una fetta di ciambellone di mia mamma
l’uomo dall’auricolare bianco guarda un film
la donna dai doppi occhiali gioca a un videogame
la ragazza con il pc legge appunti
() l’unico mezzo di locomozione è l’asino, magnifico animale, di grande statura e di una domesticità notevole, che indica l’indole buona degli abitanti: al mio paese gli asini sono mezzo selvaggi e non si lasciano avvicinare che dai padroni immediati, a.gramsci
ventinove gradi
() ma in realtà io non riesco più a trovare nulla nel guazzabuglio simmetrico che mi trovo combinato, a.gramsci
la vicina è scesa a firenze
un'altra donna occupa il suo posto
la copertina del tablet sembra ricamata a mano
la donna scura è scesa, al suo posto una ragazza con la camicia scozzese, occhiali rossi e cellulare bianco
() ho capito come sia difficile comprendere dai segni esteriori la vera natura degli uomini, a.gramsci
duecento ottanta chilometri orari
() faremo un grandissimo pranzo con kulurzones e pardulas e zippulas e pippias de zuccuru e figu sigada, a.gramsci
luciopicca



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