venerdì 13 maggio 2022

Contatti

 Contatti - Umberto Fiori


Lo vedi come sono

storto, contratto? Lo vedi questo piede,

quando mi siedo, come lo metto?

È tutto per lo sforzo, in tanti anni,

di non urtare le persone. Stretto

contro un sedile, dentro l’autobus pieno,

stare a posto, evitare

coi miei vicini

persino il minimo contatto.

Sulle panchine delle sale d’aspetto

o in treno, in corridoio, era una pena

ogni momento sentire sfiorarsi il buio

del mio ginocchio e del loro.

Ore e ore, giornate intere:

uno di fianco all’altro

stavamo, come i gusti del gelato

nel bar della stazione.

Di vero tra noi, di giusto,

lo spazio di due dita

era rimasto.


(da Tutti, 1998)

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