giovedì 12 maggio 2022

ed è mio il silenzio, mia questa paura

 ed è mio il silenzio, mia questa paura,

tu non tremi, tu ti offri, ti esponi
a questo aspettare, a labbra aperte
sempre più mio il taglio, sempre più pura
la ferita si allarga, non è violenta
la voglio così, la voglio tutta,
portala come un ricamo di sangue
come la luce stampata sui balconi:
e poi saranno gli altri a contarci, a dire
che bastava guardarsi, aver taciuto
nel momento esatto, fermi a ripetere
mentalmente il canto, l’elenco dei vivi:
ma tu ti muovi, non lasci scampo, offri
tutto con un solo gesto, senza rete
provi ogni passo, tenti ogni cosa e ancora
è mio il silenzio, è mia questa paura.

Italo Testa (Castell’Arquato, 1972), da La divisione della gioia (Transeuropa, 2010)


Nessun commento:

Posta un commento