giovedì 19 maggio 2022

Enrico Testa

 viviamo senza capirne niente

fingendo, alcuni, di capirne tutto

dei giorni in fila trascorsi nel trastullo

con i nostri hobby horse da strapazzo:

liti manie credenze

ruote da pavoncelli sediziosi

riti d’elevazione o d’abiezione

scongiuri voci impositive

oltraggi all’umiltà.

A poco servono teologi da festival

che ne sanno ancor meno

delle beghine di paese

bistrattate da poeti tracotanti;

e augusti filosofi verbigeranti

sotto il segno del mito o della moda;

e iene maculate dai denti gialli

che ringhiano, a loro tornaconto,

spirito di servizio o senso d’appartenenza.

Se ne può, di tutti -state certi-

Fare anche senza.

Alla fine, il conto è zero:

la nostra sola scienza.


Enrico Testa


 

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