mercoledì 21 dicembre 2016

Kaori


CHIE-CHAN E IO

Banana Yoshimoto

 

Feltrinelli

p 111

 

KAORI 1

  

Mi ascolti con grande attenzione, però si capisce che fondamentalmente non sei interessato ai discorsi degli altri. Si sente che il tuo vero nemico è la noia. Tutto ti annoia presto. Hai scritto in faccia che ormai non ti aspetti più niente dalle persone. Ti capisco perché anch’io, per certi aspetti, ero come te. Prima di Chie-chan.

Ero una che quando comprava un mazzo di fiori, mentre li mettevo nel vaso, già pensavo a quando sarebbero appassiti. Mi dicevo: dureranno una settimana? Se si seccano prima questi fiori, magari li tolgo e quelli che restano li sistemo in un vaso più piccolo…

Tentavo di prevedere tutto. Se tutto era come avevo immaginato, mi sentivo tranquillizzata, e contemporaneamente annoiata. (Shinoda annuisce) Ma Chie-chan riesce davvero, fino al momento in cui il fiore appassirà, ad affidare tutto al fiore. Per me il tempo era qualcosa che avanzava, spostandosi sempre in avanti. Ma il tempo di Chie-chan si divide in momenti, che si scompongono in momenti ancora più brevi, e in ognuno i mondi si moltiplicano, mostrando infiniti colori abbaglianti. L’ho imparato. E la mia noia è scomparsa.

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