martedì 20 dicembre 2016

Giuseppe

Comunità
Scrivo io!
GIUSEPPE
di luciopicca
Suona la sveglia: drin… drin… drin…
Pesante mi alzo, la guardo: ore cinque del mattino.
E’ lunedì 11 dicembre 1967, sono stanco.
Accendo la mia lucina, piccola, sul comodino. Il muro sporco, sbaffato di nero. La pigna di libri, ritagli di giornale, qualche matita.
Non ho voglia di andare alla Breda, consumarmi al Tornio Verticale, sono sempre meno verticale.
Io, Giuseppe, pochi studi, poco incline allo studio. Una crescente passione per la lettura. Pochi mezzi, difficoltà di comprensione, lentezza.
Mio padre: - impara un mestiere ti servirà nella vita!
Bah!
E' qualche anno che leggo, capisco poco, mi piace.
Mi estraneo dalla realtà, dalla mia realtà - vivo diviso -.
La sera sono io, accendo la mia lucina, mi immergo nelle parole scritte, fantastico, mi scollego, mi addormento cavalcando un pensiero.
La mattina mi alzo, prendo la mia bicicletta e stringo me stesso nel mandrino.
Il mandrino del mio tornio stringe me stesso, modifica il mio aspetto, cancella la mia indole.
Prendo la bicicletta, vecchia, arrugginita, cigolante.
Mi piace!
Oltre la sera con le parole e la lucina, mi piace il tragitto dalla mia stanza in affitto e la Breda Elettromeccanica.
Non è un tragitto, è un viaggio di trentacinque minuti.
Questa mattina c’è nebbia, amo la nebbia.
La nebbia è un mandrino enorme, leggero che stringe (soffice) me stesso, non modifica il mio aspetto, mi dona tranquillità: ho un’indole!
La bicicletta è arrugginita, l’ossidazione del ferro mi attrae. Il ferro così solido ed elastico, si consuma polverizzandosi.
Chi l’avrebbe detto!
La mia insegnate mi annoiava, non riuscivo mai a seguire le spiegazioni. Ero attratto da cose pratiche, l’utilizzo delle mani, fare, costruire qualcosa.
Ora non ho più voglia di fare, voglio pedalare nella nebbia ascoltando il cigolio della bicicletta.
S’è rotta una bacchetta del freno, non ho voglia di ripararla. Ne sono capace, non ne ho voglia.
Oggi sarà una giornataccia, nell’aria c’è qualcosa che non capisco, agitazioni sindacali, scioperi degli straordinari.
Sono un crumiro, ho lavorato il giorno di Sant’Ambrogio, non ho fatto il ponte-sciopero suggerito dal sindacato, incontrerò Leone questa mattina.
Si, Leone.
Energico, attivo, così sicuro di se`, impegnato nella lotta contro il “padrone”.
Vorrei essere come lui, avere idee chiare, spendermi in esse. Invece faccio i conti, guadagno 40 mila lire al mese, incremento con gli straordinari.
-Mi sento mediocre!
Non comprendo questi anni, queste lotte, dovrei impegnarmi e non fare il crumiro.
Invece fuggo la realtà, accendo la lucina la sera, pedalo nella nebbia, mi stringo nel mandrino.
Oggi sarà difficile, Leone si scaglierà contro di me, ha un temperamento caldo, mi fa incazzare. Credo sia un opportunista, però si da da fare.
Non ce la farò ad affrontarlo, chiederò aiuto a Guido, il mio capo squadra.
Dovrei essere più schietto: - si, sono un crumiro, non me ne frega un cazzo delle vostre agitazioni, ho l’opportunità di guadagnare qualche soldo in più e me ne frego.
Non ce la faccio, non riuscirei mai a parlargli cosi`. Ho bisogno di un aiuto, spero nella difesa di Guido.
Per il momento sto bene, ho la nebbia, il cigolio della bicicletta.
Il mandrino e Leone sono lontani.
***
Mandrino: è un dispositivo meccanico, installato su una macchina utensile, per esempio un tornio.
Permette di serrare un pezzo, tenedolo ben fermo.
Girando sul proprio asse concede una lavorazione minuta e precisa, si può realizzare una perfetta filettatura, si realizzano pezzi meccanici di alta qualità.
Il mandrino tiene ben fermo il pezzo grezzo.
L’operatore, mediante l’uso di utensili, interviene e modifica il grezzo ricavando un prodotto levigato e finito.
Il pezzo grezzo non ha possibilità di muoversi, stretto nelle ganasce soggiace inerme all’intenzione dell’operatore.
Il mandrino, unito alla macchina meccanica (tornio), permette la modificazione del grezzo.
Lo scopo della lavorazione è realizzare un nuovo pezzo ben levigato e utile per la produzione.
Del pezzo grezzo iniziale non si avrà più conoscenza.

   Mandrino (dettaglio)


   Tornio (moderno) Breda, con il mandrino in primo piano

Il racconto nasce dall'esperienza "I documenti raccontano" e dalla lettura del dossier di documenti dall'archivio Breda presentati a lezione.






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