mercoledì 25 gennaio 2017

Fotoni

Renè Magritte

Fotoni

Piccole particelle, milioni, miliardi, infinita distesa fotonica: LUCE!
Volo di ruote su onde cellullari di moderna comunicazione:
sto arrivando, dieci minuti e sono lì.
Veloce con slancio, senza prendere, senza possibilità.
Si entra:
- Ciao, come va?
- Bene, mi sono appena alzata,  cosa ti posso offrire?
Vorrei, vorrei, vorrei...
Non so neanch’io cosa, questa luce mi distrae, mi distoglie, sono fuori concentrazione: eppure è lì, vicino, manifesta, deambula, quasi balla, anzi balla proprio.
C’è qualcosa, percepisco del fuori tempo, sento sbilanciamneto, vedo ma non riesco a guardare, sento ma non riesco ad ascoltare, tocco, vibro, mi inerpico ma... ma…
Questa luce, questi fotoni distruggono, sono particelle scese ad invadere.
Dammi qualcosa che le elimino, una ad una se necessario.
Non le voglio, ridatemi l’ombra, la penombra, anzi no!
La notte, scura senza stelle, con qualche goccia, anzi tante gocce di pioggia:
UN TEMPACCIO!
Tuoni, lampi e buio, buio intenso, non del tutto qualche piccolo fotone mi serve,
una piccola quantità , percepisco appena i contorni dei mei pensieri.
Ah!! Finalmente, mi ritrovo.
Sento salire l’emozione, la vertigine, l’aspettativa riprende:
ESISTO DI NUOVO!
Ma... ma... dove sono?
NO! NO!
Solo con le mie parole... non c’è possibilità.
Stucchevole!

luciopicca

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