venerdì 27 gennaio 2017

Individuo


Individuo

 

Concetto di individuo 

 

Si tratta di un termine fondamentale della cultura occidentale, che si rappresenta appunto come civiltà che riconosce il sacro valore dell'individuo-persona. Ciò la contraddistingue dalle società orientali, più marcatamente comunitariste.

 

Il concetto di "soggetto" e di relazione "soggetto-oggetto" costituisce un tema-chiave della cultura, della filosofia e della teologia occidentali. Il soggetto si configura progressivamente, nel corso della storia, come individuo autonomo, fulcro del sistema socio-culturale.

 

Si aggancia un’altra problematica, quella della persona:

 

Persona deriva dal greco πρόσωπον, prósōpon cioè maschera dell'attore, termine entrato in Italia tramite l'etrusco phersu.

 

Un'altra etimologia è da ricercare nel termine latino personare, (per-sonare: parlare attraverso). Ciò spiegherebbe perché il termine persona indicasse in origine la maschera utilizzata dagli attori teatrali, che serviva a dare all'attore le sembianze del personaggio che interpretava, ma anche a permettere alla sua voce di andare sufficientemente lontano per essere udita dagli spettatori.

 

Si parte dall’individuo, ciò che sono e non conosco, in relazione con la persona, la rappresentazione del mio Essere. Indosso una maschera che permette la rappresentazione e l’interazione con l’altro, con gli altri individui.

Non conosco. La mia individualità è per me inconoscibile. Adottando la maschera della persona mi permetto di sperimentare la mia individualità. Inizio il mio percorso di conoscenza di me stesso, attraverso l’esperienza, le esperienze.

 

Io, individuo mi manifesto all’altro tramite la mia persona.

 

Subentra la problematica della coerenza.

A cosa devo essere coerente?

A me individuo o a me persona?

Nasce il dramma, il travaglio incommensurabile.

 

Leggevo di Elisa Davoglio – poetessa e scrittrice.

Nel suo ultimo romanzo - Onore ai diffidati – descrive un amore tra una ballerina ed un ultrà del Milan. Sottolinea: voglia di successo, apparire, idea vincente, rappresentazione, incomunicabilità, anoressia, violenza, solitudine.

 

Non lo compro, non m’ispira. I punti toccati stuzzicano, invece, la mia curiosità. La continua dissociazione tra individuo e persona.

 

Si abbandona il procedimento dell’esperienza, si rinuncia alla conoscenza dell’individuo e si sposa, totalmente, la rappresentazione, la persona (maschera).

La persona diventa la nostra individualità. In altre parole si rinuncia a noi stessi: ci tradiamo.

 

La società moderna non fornisce strumenti per l’individuo, dona, schemi, strutture, gabbie per la rappresentazione, per la persona, per il personaggio – bisogna essere questo, oppure quello, essere professore, impiegato, dirigente, colto, ignorante, occidentale, orientale, comunitario, extracomunitario, di destra, di sinistra, del nord oppure del sud, inserito in un contesto, e ancora – mangiare la minestrina, comprarsi la casina, seguire le regoline, mettersi il maglioncino, seguire tutto un sistema già organizzato, già precotto. Un fast-system bello e pronto.

 

In questo contesto la parte più vitale dell’umanità, i giovani, dovrebbero ribellarsi, dovrebbero essere la parte emotiva delle specie Uomo. Si dovrebbero far carico di manifestare le percezioni, ancora lontane da essere consapevolezze.

 

Assistiamo, invece,  al torpore, ci addormentiamo.

Almeno cerchiamo di chiedere aiuto – buttatemi, per favore, un secchio d’acqua gelata sulla mia faccia.

Forza!


luciopicca

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