Individuo
Concetto di individuo
Si tratta di un termine
fondamentale della cultura occidentale, che si rappresenta appunto come civiltà
che riconosce il sacro valore dell'individuo-persona. Ciò la contraddistingue
dalle società orientali, più marcatamente comunitariste.
Il concetto di
"soggetto" e di relazione "soggetto-oggetto" costituisce un
tema-chiave della cultura, della filosofia e della teologia occidentali. Il
soggetto si configura progressivamente, nel corso della storia, come individuo
autonomo, fulcro del sistema socio-culturale.
Si aggancia un’altra problematica, quella della persona:
Persona deriva dal greco
πρόσωπον, prósōpon cioè maschera dell'attore, termine entrato in Italia tramite
l'etrusco phersu.
Un'altra etimologia è da
ricercare nel termine latino personare, (per-sonare: parlare attraverso). Ciò
spiegherebbe perché il termine persona indicasse in origine la maschera
utilizzata dagli attori teatrali, che serviva a dare all'attore le sembianze
del personaggio che interpretava, ma anche a permettere alla sua voce di andare
sufficientemente lontano per essere udita dagli spettatori.
Si parte dall’individuo, ciò che
sono e non conosco, in relazione con la persona,
la rappresentazione del mio Essere. Indosso una maschera che permette la
rappresentazione e l’interazione con l’altro, con gli altri individui.
Non conosco. La mia individualità è per me inconoscibile. Adottando la maschera
della persona mi permetto di sperimentare la mia individualità. Inizio il mio
percorso di conoscenza di me stesso, attraverso l’esperienza, le esperienze.
Io, individuo mi manifesto all’altro tramite la mia persona.
Subentra la problematica della coerenza.
A cosa devo essere coerente?
A me individuo o a me persona?
Nasce il dramma, il travaglio incommensurabile.
Leggevo di Elisa Davoglio –
poetessa e scrittrice.
Nel suo ultimo romanzo - Onore ai
diffidati – descrive un amore tra una ballerina ed un ultrà del Milan.
Sottolinea: voglia di successo, apparire, idea vincente, rappresentazione,
incomunicabilità, anoressia, violenza, solitudine.
Non lo compro, non m’ispira. I punti toccati stuzzicano, invece, la mia
curiosità. La continua dissociazione tra individuo
e persona.
Si abbandona il procedimento dell’esperienza, si rinuncia alla conoscenza
dell’individuo e si sposa,
totalmente, la rappresentazione, la persona
(maschera).
La persona diventa la nostra individualità. In altre parole si rinuncia a
noi stessi: ci tradiamo.
La società moderna non fornisce strumenti per l’individuo, dona, schemi, strutture, gabbie per la
rappresentazione, per la persona, per il personaggio – bisogna essere questo,
oppure quello, essere professore, impiegato, dirigente, colto, ignorante,
occidentale, orientale, comunitario, extracomunitario, di destra, di sinistra, del
nord oppure del sud, inserito in un contesto, e ancora – mangiare la
minestrina, comprarsi la casina, seguire le regoline, mettersi il maglioncino,
seguire tutto un sistema già organizzato, già precotto. Un fast-system bello e pronto.
In questo contesto la parte più vitale dell’umanità, i giovani, dovrebbero
ribellarsi, dovrebbero essere la parte emotiva delle specie Uomo. Si dovrebbero far carico di
manifestare le percezioni, ancora
lontane da essere consapevolezze.
Assistiamo, invece, al torpore, ci
addormentiamo.
Almeno cerchiamo di chiedere aiuto – buttatemi, per favore, un secchio d’acqua
gelata sulla mia faccia.
Forza!
luciopicca
Nessun commento:
Posta un commento