mercoledì 25 gennaio 2017

Giovedì 3 maggio


Giovedì 3 maggio

Mamma Roma
Prima proiezione XXIII mostra di Venezia, 31 agosto 1962
Pier Paolo Pasolini

A Cecafumo. Laggiù l'acquedotto con una fila interminabile di baracche, le baracche degli umili - penso ai Rudy di via Veneto che ubriachi e molestatori, ma di altra condizione sociale... vengono accompagnati alla loro casa dopo gli schiamazzi notturni, dagli agenti che chiedono scusa ai loro genitori - un prato lunghissimo, verde con l'erba alta e qualche rudere sparso qua e là, circondato da una cintura di case enormi, bianche, a ventaglio: un paesaggio stranissimo, il più strano che ho visto qui a Roma. Il sole è infuocato e bruciante. Mi viene in mente una poesia di Pasolini:

Al sole. "No, non a noi: tu manchi
a loro, che pure vivono a livelli
d'esistenza di sole, in pienezza,
e tra le baracche e sterri,
prati zeppi di canne e d'immondezza,
sentono in questa disorientata brezza,
con altro cuore, il tuo non esserci... Io sono qui, nel loro
mondo (ma sempre al mio impoetico
livello d'uomo colto, come sopra
un muro che si sgretola):
col vero cuore sento che tu manchi, sole".

Con Pier Paolo in macchina parliamo di Franco. Si confesserà, con la bocca amara e i ricordi vivi, al registratore, con me, isolato dagli altri.

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